COSA NOTI IN UN NEGOZIO? La storia di Silvia

Silvia è allarmata!

A due settimane di apertura del negozio non ha nessun riscontro positivo. Mi chiama per avere un’opinione. Vado tranquilla, di solito gli accessori femminili, in particolare la pelletteria attirano sempre le signore curiose. Mi avvicino e noto subito che la vetrina (biglietto da visita del negozio) è ancora tutta costruire e non è un buon segno. Appena entro una sola parola si fa largo fra tutte: CAOS! Guardo ovunque ma non vedo nessun criterio di esposizione che abbia una logica. Silvia ha disposto tutto a “gusto suo” confessando di averlo fatto in poco tempo e senza pensarci troppo su…

Tiro furi il mio magico questionario di valutazione ed e incominciamo ad analizzare l’esposizione, in primis i colori del negozio. Ha scelto un bianco ghiaccio con scaffali di vetro, tutto molto lineare al primo impatto ma senza anima; la vita quindi sarà data dalle armonie cromatiche degli oggetti che sceglieremo.

In base alla tipologia degli oggetti e alla manifattura mettiamo a punto il messaggio da comunicare: qualità, artigianalità e buon gusto e…inizia il lavoro!

Gli scaffali sono abbastanza ampi quindi decidiamo di disporre i borsoni in alto e le borse grandi subito più in basso e sul fondo (l’occhio nota prima gli oggetti grandi e simili tra loro). La disposizione avviene per intensità cromatica, quindi non tutti neri o blu o marroni insieme, ma miscelati tra loro per gradazione simile. Davanti lasciamo spazio per oggetti in contrasto di colore. Le ricordo che l’armonia cromatica, la luminosità, i contrasti studiati tra chiaroscuri e colori sono ottime chiavi per attirare l’attenzione. Inoltre gli oggetti scuri dietro fanno da contorno ai più piccoli e più chiari posti davanti dando profondità e spazio.

La prima parte del negozio è sistemata, ora lo sguardo viaggia spedito su quello che osserva senza interruzioni, apprezzando la discontinuità sapiente dei contrasti di tono. Suggerisco di “riscaldare” un po’ l’ambiente. Evitando i led, utilizziamo luci più naturali per i grigi ed i neri che ne beneficeranno, e scegliamo luci più calde per i faretti che possono essere direzionati sui marroni del cuoio esaltandoli.

Ultimo tocco: per creare una memoria di familiarità, decidiamo di mettere nell’angolo vuoto accanto alla vetrina una poltroncina dal design moderno ma non troppo, con velluto color melanzana e legno di noce, su cui poggiare una cartella da lavoro nera, poi un piccolo tavolino da fumo anch’esso lineare di legno su cui mettere un vuotatasche, portafogli e agenda in pelle, di color senape e verde salvia in contrasto con la poltrona. Silvia è soddisfatta! Il risultato rispecchia quello che voleva comunicare e già si vedono i primi clienti attratti dalla vetrina.

Le idee possono essere tante, quando allestiamo un spazio, essere consapevoli di cosa si vuole fare e come ottenerlo è fondamentale!

Adesso osserva il tuo negozio o perché no, anche il tuo ufficio. Quello che vedi ti da un senso di leggerezza o di oppressione? I colori sono ben equilibrati? La luce è accogliente o fredda e respingente? Quando progetti o allestisci uno spazio ricordati di tutti questi fattori. Essi influenzeranno in maniera significativa il grado di attenzione di chi osserva mettendolo a proprio agio, te compreso, che vivi in quell’ambiente per tante ore. Con la giusta attenzione puoi renderlo un posto davvero speciale!

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